1. |
INTRO EMO
01:44
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Ancora un gesto, inutile
Una parvenza di vita
Rinascere ancora
L'ultima volta e per sempre
E non pensavo sarebbe stato così difficile
Reimparare la comunicazione
Con il ricordo delle estati passate a ridere sui tetti
Passare le ore a scriverci messaggi ma poi,
Non ritrovare gli stessi sguardi
E non pensavo poi sarebbe stato così difficile
Uscire dalla propria zona di conforto dopo anni
Lo giuro questo è l'ultimo tentativo per stare qui
Un ultimo tentativo di restare qui
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2. |
CAPO DANNO
02:00
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Come fentanyl
Ansia, freddo, senza di te
Il ghiaccio sul terreno rende difficoltoso muoversi, spostarsi
Fuochi d'artificio nel cielo
Unici a ricordare che
Oggi è capodanno
Ma non era forse meglio vivere in una città ostile?
Il sentimento di appartenenza, la fratellanza
E invece qui non ho più paura di andare al mercato
L'aria gelida ostacola ogni rapporto umano
Oggi è l'ultimo giorno dell'anno
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3. |
PINGUINO
01:58
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Mettendo a posto quella stanza ho trovato il Pinguino in una scatola.
Stava lì a fissarmi con lo sguardo accusatorio di chi aveva capito.
Sono sempre
Ancorato ad una serie di ricordi
Sono sempre
Stati una parte di me, che non voglio abbandonare
Sogno sempre
ma poi ritorno alla realtà, a cercare quei pezzi di carta che avevi scritto o disegnato con la penna a sfera,
ritagliandoti il tuo spazio attorno all'orlo di quel tovagliolo. La cameriera ci guardava con fare divertito.
Ma poi ritorno alla realtà, a frugare dentro quel mare di scatole
accatastate nella stanza inutile dove si perdono i ricordi
In mezzo a quelle carte, il pinguino con il suo sguardo vitreo
Osservava lo spazio circostante in attesa di un gesto
In attesa di una qualsiasi forma di ormai inutile affetto
Forse dovrei disfarmene
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4. |
INDONESIA
07:44
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E avevamo conquistato intere città assediandole dall'interno, convertendo ogni abitante alla nostra causa
Avevamo attraversato interi territori tenendoci per mano, come se ogni passo fosse stato l'ultimo
Come se ogni passo
Pioggia sul mio volto
Toglie Il segno di un' estate
Ma ci eravamo sempre sbagliati
Mettendo da parte la nostra vera natura
E alla fine il flusso degli eventi
Ci avrebbe portato l'uno contro l'altro nuovamente
Pioggia sul mio volto
Ancora e ancora
Indosso una felpa corta
Non mi sento al sicuro
Qui il clima è inospitale
Tu non sei più casa
Niente è stato più importante
Di ogni passo lontano da te
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5. |
DJENT 1
02:34
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Niente, solo rumore visivo
Avvolge il mio corpo ancora
Scorre dentro la paura
Di essere nel luogo sbagliato
Passo in rassegna costantemente ogni pensiero che è dentro di me
È come scrollare una bacheca infinita per ingannare l'attesa
No, l'assenza di tempo deteriora
Scioglimi
I capelli sbiaditi che diventavano colore del ghiaccio
Le mani intorno al collo, fredde, glaciali
le ore che diventano ere e i minuti come fusi orari.
la paura è la distanza più grande
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6. |
DJENT 2
03:12
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E ho passato tutto l'inverno a chiedermi quanto belli sarebbero stati gli alberi nuovamente in verde
ed ora che è estate io non esco di casa se non per tornarci
Osservo il mondo andare avanti da un finestrino come se fosse solo vetro quello che ci divide
nella matassa di metropolitane che non si sbroglia, è piena di aghi e nodi che non vengono al pettine.
Male educati gli unici a rivolgersi a me in questo scenario mi domandano direzioni.
Ma non vedo via di uscita, nemmeno di emergenza
Scrollo costantemente ogni pensiero che è dentro di me
Non sono più al mio posto
Per tutte le volte che
Ho riarrangiato una trama già scritta
Non sono più al mio posto
Non vedo altra soluzione
E come quel gesto usato fuori contesto in questa canzone
Non sono più al mio posto
Ma non mi importa ora
E tutte le volte che
Ho avuto paura dell'aria là fuori
Non sono più al mio posto
Io non lo cerco stavolta
E quando il tempo ci donerà tregua e ci incontreremo ancora
Incroceremo ancora gli sguardi ma per un'ultima volta
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7. |
NO HYPE
02:15
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no hype
Non siamo come quella band dei tuoi amici del cazzo in copertina
Non mi importa se sei in cover su Vice
Non mi importa del tuo spotify
Mille cloni non ricordo chi sei
Sono contro la cultura dell'hype
No hype
La cultura del nulla
Solo fumo confezionato
Compri la musica al carrefour
No hype
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8. |
ENCORE
02:41
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No, non ha senso
impegnarsi così
Reiterazione degli sbagli
È l'unica via
Se ce ne fosse un'altra, ti sfiderei ad andare
Fidati sono sicuro
È già scritto così
Non sfidare la natura
Nessuna riuscita
Niente
Io non sono nessuno
Io non sento più niente
Io non sono nessuno
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9. |
FINALE
08:39
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Qui tira una brutta aria
Che comunque nessuno respira
Ricordo quando si aveva ancora una scelta e una responsabilità
Noi siamo la fine
Forse credi che il terreno reggerà per sempre?
Noi siamo la fine
Forse credi che il problema svanirà nel mentre?
La temperatura aumenta vertiginosamente lasciando la terra come un pugno di sabbia arida
Gli oceani che divorano l'asfalto
Il ghiaccio come un esile ricordo
Insetti attratti dalla luce artificiale sono gli unici a banchettare sulle macerie dei colpevoli
Cavi e materiali plastici ancora malfunzionanti ricoprono la superficie inabitabile
Disastri climatici, pandemie, carestie, sovrappopolazione
Le piante si arrampicano sulle rovine delle città alla ricerca dell'ultima goccia d'acqua
Ritardando inutilmente la loro dipartita
La guerra per la supremazia rimane una costante anche negli ultimi istanti di vita
Forse era vero che ogni essere vivente è programmato per sopraffare il prossimo
Sono visioni di morte che ammorbano il senso stesso di sopravvivenza.
Stillano il veleno che stiamo ingurgitando.
Chiraroscuri grumo tenebra dentro lo spasmo della follia finale.
Ma c'era un tempo in cui
credevamo
Di avere ancora il tempo di
cambiare strada
Rimandando la soluzione
al domani
Come quelle coppie che alla fine
si sposano anziché parlarsi
Ma c'era stato un tempo in cui
morivamo
dalla voglia di crescere
e di esplorare il mondo
Con l'arroganza tipica dei
bambini che
Son convinti nel loro cuore
di vivere per sempre
E invece sarà il tempo in cui moriremo
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